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#confgarr25 

Arianna Traviglia

IIT
15 maggio
- Dati: condivisione e protezione

Biografia

Arianna Traviglia è la Coordinatrice del Centre for Cultural Heritage Technology (CCHT), un centro dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). Si colloca scientificamente all'interfaccia tra tecnologia e scienze umane, con una ricerca focalizzata sull'integrazione delle pratiche digitali e robotiche nell’analisi, protezione e gestione del patrimonio culturale. Al CCHT supervisiona la ricerca negli ambiti di robotica, intelligenza artificiale, visione artificiale, e nanotecnologie applicate a beni archeologici e artistici. La sua attività di ricerca ha contribuito alla pubblicazione di più di un centinaio di articoli scientifici su riviste internazionali. È stata o è attualmente Coordinatrice o PI o di diversi progetti finanziati dalla Commissione Europea, dal Governo Italiano e dalle Agenzie Spaziali Europea e Italiana. È Collaboratrice Esperta per il Consiglio d'Europa nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale per i Beni Culturali e della Convenzione di Nicosia e ne ha affiancato lo Steering Committee for Culture, Heritage and Landscape (CDCPP) nella stesura delle Policy Guidelines for Artificial Intelligence, Culture, Creativity and Cultural Heritage. Presiede il Comitato tecnico-scientifico della Fondazione CDP. Nel 2021 ha ricevuto il premio 'Techno-visionary Woman', è stata inclusa tra le 100 Donne di Successo di Forbes Italia e ha ricevuto il premio 'Innovation Leader Award' dall'ANGI. Nel 2024 ha ricevuto il premio Legambiente e il premio Internazionale di Archeologia Zeus, nella sezione Innovazione e Tecnologia.

Biografia

Arianna Traviglia è la Coordinatrice del Centre for Cultural Heritage Technology (CCHT), un centro dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). Si colloca scientificamente all'interfaccia tra tecnologia e scienze umane, con una ricerca focalizzata sull'integrazione delle pratiche digitali e robotiche nell’analisi, protezione e gestione del patrimonio culturale. Al CCHT supervisiona la ricerca negli ambiti di robotica, intelligenza artificiale, visione artificiale, e nanotecnologie applicate a beni archeologici e artistici. La sua attività di ricerca ha contribuito alla pubblicazione di più di un centinaio di articoli scientifici su riviste internazionali. È stata o è attualmente Coordinatrice o PI o di diversi progetti finanziati dalla Commissione Europea, dal Governo Italiano e dalle Agenzie Spaziali Europea e Italiana. È Collaboratrice Esperta per il Consiglio d'Europa nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale per i Beni Culturali e della Convenzione di Nicosia e ne ha affiancato lo Steering Committee for Culture, Heritage and Landscape (CDCPP) nella stesura delle Policy Guidelines for Artificial Intelligence, Culture, Creativity and Cultural Heritage. Presiede il Comitato tecnico-scientifico della Fondazione CDP. Nel 2021 ha ricevuto il premio 'Techno-visionary Woman', è stata inclusa tra le 100 Donne di Successo di Forbes Italia e ha ricevuto il premio 'Innovation Leader Award' dall'ANGI. Nel 2024 ha ricevuto il premio Legambiente e il premio Internazionale di Archeologia Zeus, nella sezione Innovazione e Tecnologia.

Abstract

Le frontiere digitali del patrimonio culturale

La digitalizzazione del patrimonio culturale sta rivoluzionando il modo in cui tuteliamo, studiamo e condividiamo la nostra memoria collettiva. Questa presentazione illustra l’attività del CCHT, un centro di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia dedicato all’innovazione digitale in ambito culturale, evidenziando il ruolo centrale delle infrastrutture tecnologiche, dell’HPC e dell’intelligenza artificiale. Attraverso esempi concreti – dalla trascrizione automatica alla classificazione di contenuti, dall’analisi del web per identificare OSINT ad applicativi per la creazione di dataset per IA – viene mostrato come strumenti avanzati possano abilitare nuovi approcci scientifici e divulgativi. Viene inoltre affrontato il tema cruciale delle sfide tecnologiche ed etiche legate alla sostenibilità, alla privacy, all’inclusione e alla responsabilità nell’uso dei dati culturali digitali.


english Bio

Arianna Traviglia is the Coordinator of the Centre for Cultural Heritage Technology (CCHT), a center at the Italian Institute of Technology (IIT). Scientifically, she operates at the intersection of technology and the humanities, with research focused on integrating digital and robotic practices in the analysis, protection, and management of cultural heritage. At CCHT, she supervises research in robotics, artificial intelligence, computer vision, and nanotechnologies applied to archaeological and artistic artifacts. Her research has contributed to the publication of over a hundred scientific articles in international journals. She has been or is currently the Coordinator or Principal Investigator of several projects funded by the European Commission, the Italian Government, and the European and Italian Space Agencies. She is an Expert Consultant for the Council of Europe in the field of Artificial Intelligence for Cultural Heritage and the Nicosia Convention, and has supported its Steering Committee for Culture, Heritage, and Landscape (CDCPP) in drafting the Policy Guidelines for Artificial Intelligence, Culture, Creativity, and Cultural Heritage. She chairs the Technical-Scientific Committee of the CDP Foundation. In 2021, she received the 'Techno-visionary Woman' award, was included among Forbes Italy’s 100 Successful Women, and received the 'Innovation Leader Award' from ANGI. In 2024, she received the Legambiente award and the International Archaeology Zeus Award in the Innovation and Technology category.

english Abstract

Digital frontiers of cultural heritage

The digitalisation of cultural heritage is revolutionising the way we protect, study and share our collective memory. This presentation illustrates the work of CCHT, a research center of the Italian Institute of Technology dedicated to digital innovation in the cultural field, highlighting the central role of technological infrastructures, HPC and artificial intelligence. Through concrete examples – from automatic transcription to content classification, from web analysis to identify OSINT to applications for the creation of datasets for AI – it is shown how advanced tools can enable new scientific and dissemination approaches. The crucial issue of technological and ethical challenges related to sustainability, privacy, inclusion and responsibility in the use of digital cultural data is also addressed.

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